Il Centro le Radici propone consultazioni psicologiche per difficoltà legate all'età evolutiva. Il sostegno è fornito ai genitori e ai bambini per contribuire alla messa in atto d’interventi educativi e psicoterapeutici adeguati in caso di disagio legato a motivi come:
- bassa autostima
- bullismo
- difficoltà scolastiche
- disturbi del comportamento
- disturbi psicosomatici (digestione, disturbi respiratori o malattie della pelle senza altre cause organiche)
- paure e fobie
- disturbi del sonno
- maltrattamenti
- lutto o handicap
In particolare, con i ragazzi adolescenti, lavoriamo in casi di:
- stati depressivi o propositi suicidari
- disturbi alimentari
- violenza fisica o verbale
- mobbing, cyberbullismo, sexting, trappole in rete
- difficoltà relazionali nelle amicizie o nei primi legami sentimentali
- disagio o domande nella sfera sessuale
Quando la situazione lo richiede, si possono agevolare le relazioni con i servizi presenti sul territorio (logopedia, ergoterapia, psicomotricità, pediatria, associazioni locali,…) al fine di creare una rete solida e utile alla specificità del disagio segnalato.
Le valutazioni cognitive sono strumenti utili soprattutto quando ci sono difficoltà scolastiche.
In caso di vissuti traumatici, è utilizzata la tecnica EMDR per la rielaborazione dei traumi.
Se c’è indicazione, effettuiamo visite a domicilio.
Esempio: Amir, 8 anni, viene su richiesta della scuola. Bambino socievole, intelligente ed espansivo, sembra in difficoltà con alcune attività legate alla matematica e alla geometria. Per il resto, legge e scrive molto bene. Una valutazione cognitiva permette di evidenziare un profilo di apprendimento con dei deficit nella memoria di lavoro e nella coordinazione visuo-spaziale, nonostante un'intelligenza nella media. Grazie alla valutazione, l'insegnante riesce ad adattare il materiale presentato all'allievo e anche a casa alcuni accorgimenti aiutano Amir ad esprimere al meglio il suo potenziale.
Esempio: Nadia, 15 anni, viene inviata su richiesta della madre. Da qualche settimana si chiude in camera e non parla più con nessuno. Ha un umore costantemente depressivo. I genitori hanno provato di tutto per spronarla e farla uscire dal mutismo, ma senza effetto. Viene seguita da una psicologa del Centro e contemporaneamente i genitori sono visti da altri 2 psicologi. Per alcuni mesi la situazione rimane invariata e Nadia resta chiusa e malfidente con chiunque. Grazie ai colloqui genitoriali, emerge un recente lutto della nonna materna, a cui Nadia era molto legata. Lentamente, i genitori capiscono e mettono Nadia meno sotto pressione e la ragazza si apre. Sarà possibile farla partecipare ad alcuni incontri familiari e la situazione si distende, il dialogo in casa riprende. Nadia torna timidamente a sorridere e riprende a parlare con la sua famiglia.